Il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha sottoscritto a Palazzo dei Bruzi il “Patto di Limbadi”, il documento-simbolo in 14 punti, di cui è promotore Don Ennio Stamile, il sacerdote, già referente regionale di Libera, che ha intrapreso una vera e propria battaglia per la legalità contro lo strapotere della 'ndrangheta e che ha come punto di riferimento il comune di Limbadi, dell'entroterra vibonese, dove, su alcuni beni confiscati alla criminalità organizzata, è nata l'Università della Ricerca, della Memoria e dell'Impegno “Rossella Casini”, intitolata ad una studentessa assassinata dalla 'ndrangheta nel 1981.
Don Ennio Stamile si è ritrovato nel salone di rappresentanza del Comune di Cosenza, con il Sindaco Franz Caruso per la firma del patto, alla presenza anche dell'Arvicescovo di Cosenza-Bisignano, Mons.Giovanni Checchinato e di altri amministratori. Il Patto di Limbadi ha finora raccolto quota 140 adesioni.
Don Ennio Stamile nel suo intervento, nel ringraziare il Sindaco Franz Caruso per l'adesione al patto, ha ricordato come Limbadi sia stato uno dei primi comuni calabresi ad essere stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Fu il Presidente della Repubblica Sandro Pertini a scioglierlo, prima ancora della legge del 1991. “Purtroppo la Calabria ha tanti tristi primati e tra questi un gran numero di comuni sciolti per infiltrazioni mafiose e il maggior numero delle interdittive antimafia. Però – ha aggiunto Don Stamile - ci sono dei segnali di rinascita e vengono dalle ammninistrazioni comunali. Secondo i dati diffusi dall'ANCI sono 51 gli amministratori che hanno subito negli ultimi tempi attentati o minacce. Dati che ci fanno comprendere quanto sia importante sottoscrivere e diffondere questo patto”.